6 giugno 2004, Comunicato Stampa

TRA RBM-MARXER E SERONO, UNA GARA DI REPRESSIONI E CENSURE CONTRO GLI ATTIVISTI CHE DENUNCIANO LA PRATICA DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Nella settimana dal 31 maggio al 4 giugno, era stata lanciata una iniziativa internazionale di protesta verso la sperimentazione animale dei laboratori Serono da parte di un non meglio precisato gruppo di attivisti svizzeri contro la vivisezione, ed era stata pubblicizzata attraverso Internet, anche utilizzando il sito www.sinkalinghi.ne1.net

Il Coordinamento NoRBM ha accolto l'invito, e chiesto, tramite il sito ufficiale www.norbm.org, e via email, di portare avanti la protesta in Italia (anche nel nostro paese Serono ha alcune sedi, tra cui anche l'azienda RBM-Marxer) e di partecipare a una manifestazione che una associazione svizzera aveva organizzato davanti alla sede centrale di Serono, a Ginevra, per venerdi' 4 giugno.

Queste le parole precise dell'invito fatto agli attivisti italiani dal Coordinamento NoRBM, ancora visibili sul sito norbm.org:

Invitiamo tutti, la prossima settimana, a dedicare qualche minuto del proprio tempo, ogni giorno, per far sapere a Serono che cosa pensiamo dei test su animali che si svolgono nei suoi laboratori.

Invitiamo a essere cortesi nelle proprie esternazioni: tutti abbiamo il diritto di esprimere la nostra opinione, ma non e' nostra intenzione accanirci, offendere, ingiuriare minacciare e attaccare le persone; pensiamo solo che sia lecito esprimere la nostra opinione su un argomento importante e di interesse pubblico come quello della sperimentazione in vivo su animali. Come Coordinamento NoRBM non ci assumiamo alcuna responsabilita' di azioni che non rientrino in questi canoni. Invitiamo anche a non chiamare dal proprio posto di lavoro, dato che questo potrebbe comportare problemi.

Saputo poi, solo 2 giorni prima della prevista manifestazione, che il permesso allo svolgimento della stessa non era stato concesso, e che quindi la manifestazione era stata annullata, alcuni attivisti italiani hanno deciso di recarsi lo stesso all'appuntamento, perche' le ragioni del divieto non erano chiare e per vedere se, una volta sul posto, la manifestazione si sarebbe potuta svolgere comunque e, in caso contrario, poter avvertire della situazione le persone che sarebbero potute arrivare dall'Italia o da altre nazioni e che non sapevano dell'annullamento della manifestazione.

In effetti alla fine il sit-in si e' svolto, anche se per breve tempo, ma gli italiani non hanno potuto parteciparvi, perche' non appena scesi dalle auto, parcheggiate a poche centinaia di metri dalla sede di Serono, sono stati circondati da numerosi agenti di polizia che hanno impedito loro ogni movimento, li hanno bloccati su un marciapiede e intimato di non scendere ne' spostarsi di qualche metro, chiesto i documenti a tutti, fotografati, perquisito tutti, e perquisito tutte le auto, trovando le seguenti pericolosissime armi d'attacco: cartelloni con slogan e foto, macchine fotografiche, un megafono, striscioni di stoffa.

Come se non cio' non bastasse, una attivista del Coordinamento NoRBM, che non aveva fatto ne' detto assolutamente niente - era appena scesa dall'auto - e' stata costretta a recarsi alla centrale di Polizia, senza che fosse specificato il motivo (perche', e perche' proprio lei?), ne' che fosse concesso ad alcuno dei suoi amici di andare con lei.

Arrivata li', le è stato sequestrato lo zaino, il cellulare, ed e' stata chiusa a chiave in una stanza, dove e' stata lasciata per oltre un'ora senza che le venisse detto quanto avrebbe dovuto attendere e il motivo per cui era stata portata li'. Successivamente, iniziato "l'interrogatorio", alla sua richiesta esplicita "Ma di cosa sono accusata?" e' stato risposto che si trattava solo di compilare un rapporto in merito a un esposto che Serono aveva presentato presso la Procura di Ginevra. Esposto che la accusava, in quanto intestataria del dominio norbm.org, di "invitare alla minaccia e alla vessazione" contro Serono per la settimana di protesta in atto. Alla successiva richiesta dell'accusata, rivolta alla Polizia "Ma l'avete letto l'invito presente sul nostro sito, avete visto che, al contrario, invitava alla a non ingiuriare e minacciare?" la risposta e' stata "No, il sito non l'abbiamo visto".

"Non commentiamo l'accaduto, i fatti si commentano da soli" dichiarano gli attivisti del Coordinamento NoRBM "vogliamo solo ricordare quello che piu' ci preme e che sta dietro a ogni nostra protesta: la sofferenza, angoscia e morte per migliaia di animali ogni anno, centinaia di migliaia se si contano tutti i laboratori di Serono International sparsi per il mondo. E non certo, per la salvezza dell'umanita', ormai un numero sempre maggiore di scienziati in tutto il mondo contestano la validita' scientifica della sperimentazione su animali. E' contro questo che intendiamo manifestare, e crediamo di averne tutto il diritto, dato che il diritto alla manifestazione e' sancito costituzionalmente sia in Italia che in Svizzera".

Coordinamento NoRBM
no_rbm@yahoo.it - www.norbm.org